IUAV e VeGBC, tra innovazione e futuro: intervista al Prof. Piercarlo Romagnoni

Ritornano le interviste di Venetian Green Building Cluster!

Ci concentreremo sul ruolo di IUAV nella RIR, PNRR ed Ecosistema iNest, prossimi Bandi FSE.

Abbiamo chiesto l’opinione di tre professori che si occupano di queste tematiche all’interno dell’Università di Venezia: rispettivamente Piercarlo Romagnoni, Lorenzo Fabian e Massimiliano Scarpa.

Ecco i loro contributi: buona lettura!

IUAV e VeGBC, tra innovazione e futuro: intervista al Prof. Piercarlo Romagnoni

Come si è sviluppata la Rete e quali sono le prospettive future?

La RIR Venetian Green Building si è sviluppata partendo da due iniziative inizialmente separate: una partiva dai costruttori edili, la seconda da professionisti e imprese legate prevalentemente al mondo della progettazione edile ed impiantistica. La Rete è relativamente recente, ma ha potuto trovare una forte coesione sui temi della sostenibilità e si è consolidata grazie alla volontà di entrambi i “filoni” di trovare un terreno comune che avesse come obiettivi quello di proporre a livello regionale una strategia specifica per il settore delle costruzioni. Tra gli obiettivi strategici è stato posto l’accento su modelli di intervento utilizzabili a scala urbana, su nuovi strumenti normativi e tecnologici, compresi i materiali avanzati e l’uso del digitale, sui temi della rigenerazione degli edifici nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità, sulla gestione e il miglioramento della qualità ambientale urbana, sulla gestione dell’acqua e del riciclo-smaltimento dei rifiuti, del verde urbano… Sostanzialmente si può dire che la sfida sui temi/obiettivi elencati è appena cominciata: la sostenibilità ambientale si gioca per un buon 40% su temi legati all’edilizia e delle costruzioni. E la Rete nel futuro dovrà fare ancor più la… rete per poter essere concretamente un polo di riferimento regionale.

Come membro fondatore della RIR e coordinatore del Comitato Tecnico di Indirizzo Tecnico Scientifico, quali sono le prospettive di sviluppo?

Il Comitato Tecnico Scientifico della RIR si è recentemente riunito a suggellare la chiusura del primo progetto Regionale dedicato alle RIR cui la Rete ha partecipato: è stata l’occasione per mettere sul tavolo alcuni degli spunti emersi dal lavoro fatto e degli stimoli che la realtà, ai diversi livelli regionale, nazionale e internazionale, ci sta proponendo. Le prospettive future si legano ad esempio alle esigenze dell’economia circolare che richiedono una sempre maggiore attenzione alle tematiche dello smaltimento dei rifiuti di cantiere, alle tecniche di pre-fabbricazione (assemblaggio e disassemblaggio), alla modalità di produzione energetica, all’adeguamento delle reti di distribuzione dell’energia per gli edifici, all’uso delle energie rinnovabili e allo sviluppo delle Comunità Energetiche. Inoltre, le esigenze sociali, architettoniche e progettuali non possono prescindere da una verifica di sostenibilità economico-finanziaria. La connessione tra imprese di costruzione, aziende, studi di progettazione, università e ricerca è la carta che consente alle RIR di fungere da “osservatorio” e coordinamento su innovazione e sviluppo tecnologico.

Quali sono le attività di R&D su cui IUAV è attiva?

La Rete si propone di accelerare la trasformazione verde e digitale del settore dell’edilizia e delle costruzioni. L’Università IUAV di Venezia, parte della Rete, si propone come parte attiva sui temi della rigenerazione urbana, del contenimento del consumo di suolo, dell’edilizia sostenibile, nonché delle possibili soluzioni tecnologiche per i settori dell’edilizia e dello sviluppo di nuovi modelli legati alla crescita delle città intelligenti. In quest’ottica, l’Ateneo ha assunto il ruolo di Coordinamento dello Spoke 4 de Consorzio Ecosistema per l’Innovazione INEST promosso nell’ambito del PNRR.

Un tema fortemente sostenuto dalla Regione è il collegamento con i Cluster Tecnologici Nazionali. Qual è la sua opinione?

Il collegamento con i Cluster nazionali deve essere un punto fondamentale di azione per tutte le Reti: l’organizzazione delle connessioni deve però funzionare in modo da ricevere un adeguato supporto a livello politico che incrementi, ove possibile, il coordinamento. A mio avviso il tema di un uso coordinato delle risorse a livello regionale e nazionale, che si può tradurre anche nella ricerca di obiettivi realizzabili e in una pianificazione efficace a medio e lungo termine a livello di settore delle costruzioni, sarà centrale per una riuscita delle connessioni tra i cluster.

Le Reti Innovative Regionali hanno superato la fase di avviamento e si stanno sempre più consolidando. Quali ritiene siano le strategie per consentire alle reti di cogliere sempre più le opportunità che derivano da fondi nazionali e soprattutto europei?

Concordo pienamente sul consolidamento. Ma ritengo tuttavia che sia opportuno passere ad una “fase due”. Le Reti possono ancora trovare dei punti di ulteriore miglioramento: ad esempio il loro attuale numero mi sembra eccessivo a fronte delle risorse erogate e, soprattutto, dei temi affrontati. Ancora una volta va affrontato quindi il tema del coordinamento ai diversi livelli per produrre azioni ancora più efficaci: ciò si potrebbe tradurre anche in una migliore capacità nel definire e richiedere risorse più consistenti e specifiche. Penso che una delle lezioni apprese, come Rete, dal Bando per il sostegno a progetti di Ricerca e Sviluppo realizzati dalle Reti Innovative Regionali e dai Distretti Industriali, sia proprio nella necessità di commisurare gli obiettivi del progetto alle risorse disponibili. Ritengo che diversi aspetti siano migliorabili anche come “atteggiamenti” da parte dei singoli soggetti. Ci metto per prime le Università… Potrebbe sembrare ovvio, ma, dal lato degli Atenei, penso vada sempre più valorizzata la “terza missione” (ovvero la “propensione delle strutture accademiche all’apertura verso il contesto socio-economico, esercitato mediante la valorizzazione e il trasferimento delle conoscenze”).

Presto disponibili le altre interviste!

  • PNRR ed Ecosistema iNest, le opportunità in arrivo: intervista al Prof. Lorenzo Fabian
  • I prossimi Bandi FSE, novità e tempistiche: intervista al Prof. Massimiliano Scarpa

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